La fragola che consumiamo è un falso frutto che si forma dal peduncolo dopo la fecondazione del fiore: in realtà, i veri frutti, acheni, sono i piccoli semi gialli che si trovano sulla superficie della fragola.
La fragola che oggi mangiamo “nasce” circa 3 secoli fa a un un incrocio tra due specie diverse: una americana ed una europea. Appartiene alla famiglia delle Rosacee e viene raccolto, in Italia, da aprile a luglio.
Le varietà disponibili sono molto numerose e sono caratterizzate da forma, aroma e gusto molto diversi tra loro.
Le fragole non maturano dopo la raccolta che va quindi fatta al momento giusto per garantire frutti gustosi e colorati. Sono molto delicate e si rovinano con grande facilità: urti e freddo, che distruggono la parete delle cellule, causano la perdita di liquidi e rendono il frutto molliccio e inadatto al consumo.
Valori Nutrizionali
Centro grammi di fragole danno un apporto di circa 30 kcal con i carboidrati che si aggirano intorno ai 5-7 grammi. Le fibre sono 1,5-3 grammi, mentre la presenza di proteine e grassi è in genere trascurabile.
Le fragole sono molto ricche di vitamina C , di folati e di vitamina K. Una porzione, circa 10 fragole, è in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C nelle donne e circa l’80% negli uomini. Tra i minerali abbondano potassio, magnesio e fosforo.
La fragola inoltre è tra i frutti consentiti per coloro che sono allergici al nichel, a seconda della tolleranza individuale. Inoltre, non contenendo FODMAP è generalmente ben tollerata anche da chi soffre di intestino irritabile.
Il colore e i suoi antiossidanti
Le fragole sono ricchissime di composti con attività biologica, e il loro colore rosso brillante è conferito, in particolar modo da antocianine, ellagitannini, derivati della quercetina e del kaempferolo.
Si tratta di composti dotati di una spiccata azione antiossidante che in studi in vitro e su modello animale hanno mostrato un potenziale ruolo protettivo nei confronti di processi infiammatori, dello stress ossidativo, di patologie cardiovascolari e neurodegenerative, del diabete di tipo 2 e di alcuni tipi di cancro. Gli studi, a riguardo, sono ancora limitati: alcune ricerche rilevano un aumento significativo della capacità antiossidante nel sangue di soggetti sani e un impatto positivo sulla salute cardiovascolare, migliorando, in particolar modo, il profilo lipidico e glicemico.
Attenzione!
Le fragole, tuttavia, sono anche ricche di allergeni, proteine che una volta ingerite possono causare una risposta del sistema immunitario che in genere è modesta , causando orticaria, prurito, dolori addominali . In alcuni casi, più gravi, fortunatamente molto rari, può portare allo shock anafilattico.
Gli allergeni delle fragole sono simili a quelli degli altri frutti dalla famiglia delle Rosaceae — pesche, albicocche, ciliegie, mele, pere e susine — quindi chi è allergico a questi frutti dovrebbe consumare fragole con molta attenzione. Inoltre, esiste una possibilità di reazione crociata con il polline di betulla.
Infine, la fragola è un istamino-liberatore (così come cioccolato e pomodoro), ovvero il suo consumo stimola il rilascio di quantità significative di istamina (una molecola pro-infiammatoria) che genera, in soggetti particolarmente sensibili, reazioni cutanee, sintomi gastrointestinali e mal di testa.
Bibliografia
- Francesca Giampieri et al. The strawberry: Composition, nutritional quality, and impact on human health. Nutrition, 2012.
- Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia (BDA).
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- Comas-Basté O, Sánchez-Pérez S, Veciana-Nogués MT, Latorre-Moratalla M, Vidal-Carou MDC. Histamine Intolerance: The Current State of the Art. Biomolecules. 2020;10(8):1181. Published 2020