Il mirtillo è un arbusto da frutto e viene normalmente incluso fra i frutti di bosco. Il mirtillo comprende 130 specie, tutte molto ricche di polifenoli. Fra i più diffusi il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) e il mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpon, o Cranberry). Questi due frutti, sebbene appartenenti alla stessa famiglia, presentano alcune caratteristiche diverse.
Il succo e l’estratto del mirtillo rosso (Cranberry) sono ampiamente utilizzati nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie in virtù di presunte azioni antibatteriche e antinfiammatorie.
In effetti, alcuni studi confermano questi risultati. Gli studi in vitro en ex-vivo suggeriscono che le antocianine non consentirebbero l’adesione all’epitelio del tratto urinario ad alcuni ceppi batterici (ad esempio Escherichia coli). Una revisione del 2012 pubblicata da Wang e colleghi, hanno concluso che i prodotti derivati dal Cranberry (estratti e succo) presentavano un’azione preventiva nei confronti delle infezioni delle vie urinarie (in particolare poteva diminuire del 35% la frequenza degli episodi).
Tuttavia, nello stesso anno, una revisione Cochrane (il massimo dell’evidenza in materia di efficace terapeutica) non ne ha confermato l’efficacia per mancanza di prove convincenti.
Nel 2016 è stata pubblicata un’altra revisione. Gli autori concludono che, sebbene ci siano studi con risultati positivi, è difficile trarre una conclusione in tal senso definitiva.
Gli studi fino ad oggi condotti sono eterogenei, sia per quanto riguarda il numero e la tipologia di partecipanti (età, severità della malattia o frequenza di insorgenza) , sia per quanto riguarda i risultati che mi attendo e valuto durante lo studio (i criteri di diagnosi e i risultati che mi attendo), e soprattutto per quanto riguarda tempi o dosaggi dell’intervento terapeutico (posologia diverse, tempi di trattamento diversi, prodotti molto diversi ecc.) . Questa eterogeneità conduce inevitabilmente a risultati diversi, e talvolta discordanti.
Tuttavia, le infezioni delle vie urinarie nella popolazione femminile sono un problema diffuso e rilevante, e l’unico trattamento disponibile è quello antibiotico. Considerato il problema dell’antibiotico resistenza, e i risultati comunque incoraggianti dell’estratto di Cranberry, sarebbe interessante condurre studi più approfonditi e omogenei per individuare in tal modo una strategia preventiva potenzialmente efficace.
Bibliografia
http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html?idalimento=007760&quant=100
https://www.cochrane.org/CD001321/RENAL_cranberries-for-preventing-urinary-tract-infections