Le crucifere ci proteggono dall'aterosclerosi ?

Le crucifere ci proteggono dall'aterosclerosi ?

Nel sesso femminile, anche dopo i 70 anni, un maggior consumo di ortaggi (soprattutto crocifere) protegge dall’aterosclerosi

J Am Heart Assoc. 2018 Apr 4;7(8). pii: e008391. doi: 10.1161/JAHA.117.008391.

Sempre più studi confermano l’importanza di promuovere un consumo quotidiano di frutta e ortaggi. Le linee guida delle diverse Istituzioni Sanitarie concordano su questa indicazione, e nuovi studi ne confermano il valore.
In particolare, un recentissimo (aprile 2018) studio australiano pubblicato sul Journal of the American Hearth Association ha posto l’attenzione sulla famiglia delle crucifere, a cui appartengono broccoli, cavolfiori, cavoli.

Lo studio ha valutato i parametri antropometrici, alcuni parametri biochimici, lo stato socio-economico, l’assunzione di alcool e l’uso di farmaci (ipolipidemizzanti, antiipertensivi e antiaggreganti) in donne che avevano almeno 70 anni. Di questo gruppo oggetto di studio, sono stati raccolti i dati relativi ai consumi di tutte le verdure, suddividendole in base al tipo di ortaggio (Crucifere, ortaggi rossi/arancio/gialli, foglia verde ecc.), in base al numero delle porzioni (considerando una porzione pari a 75g) e alla frequenza di consumo (1-2 più volte al giorno). Oltre a questi dati, è stata rilevato lo spessore delle parete delle arterie carotidi, una manifestazione della malattia aterosclerotica.

I dati dello studio mostrano un aumento dello spessore della carotidea fra i soggetti che consumavano meno ortaggi quotidianamente. Il dato è risultato essere indipendente da altre variabili, come il fumo o altri fattori di rischio specifici per le malattie cardiovascolari.

I ricercatori hanno anche suddiviso i consumi a seconda del tipo verdura, ed è emerso che le verdure che determinavano l’effetto positivo maggiore sullo spessore carotideo sono le crucifere, e in seconda battuta di legumi. Da questo studio, verdure appartenenti al gruppo delle Agliacee, le verdure a foglie verdi, e gli ortaggi rossi/arancio/gialli non contribuirebbero a contrastare l’aumento dello spessore carotideo.

Gli autori dello studio attribuiscono questo effetto positivo sulla struttura della parete carotidea soprattutto all’apporto di composti organo-solforati, che caratterizzano le crucifere. Sembra infatti che questi composti siano in grado di limitare il danno alla parete vascolare inibendo lo stress ossidativo e limitando il fenomeno di glicazione (un fenomeno negativo per la nostra salute causato da livelli di glicemia elevati).

Concludendo, si può suggerire, soprattutto a coloro i quali hanno fattori di rischio per lo sviluppo della malattie aterosclerotica, di aumentare il consumo di crucifere.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29618474