Nutrizione e malattie della pelle , c’è del vero?

Nutrizione e malattie della pelle , c’è del vero?

Si legge e sente spesso che “siamo ciò che mangiamo”, e sempre più ragazze e signore, forti di questo concetto, pongono particolare attenzione alla propria alimentazione quotidiana per avere una pelle più bella e giovane.

Sempre più giornali e blog, destinati al pubblico femminile, dedicano pagine e pagine su questo argomento, rilanciando con cadenza quasi mensile nuovi protocolli dietetici miracolosi, cibi con proprietà farmacologiche (abusando del termine nutraceutico) e supplementi “naturali” dai poteri grandiosi.

Ma cosa c’è di vero? La nostra alimentazione può davvero influire sulla salute della nostra pelle, ed eventualmente, contribuire a contrastare le malattie dermatologiche?

Cerchiamo però di capire quale sia la struttura di quest’organo e quali siano le sue funzioni, così da poter comprendere meglio quali fattori possono influenzarla positivamente o negativamente.

La pelle è l’organo più ampio del nostro corpo ed è fondamentale per la nostra salute siccome rappresenta la prima barriera difensiva nei confronti dei patogeni (virus e batteri), aiuta a mantenere la temperatura corporea, contribuisce a regolare l’equilibrio idrico e ci difende dalle radiazioni solari.

E’ costituita da una struttura molto dinamica, che subisce continui cambiamenti, e più in particolare da due strati principali: l’epidermide e il derma, sotto i quali c’è uno strato detto sottocute. Fra queste strutture, ci sono delle appendici della pelle, come i follicoli piliferi e ghiandole sebacee e sudoripare che svolgono importanti funzioni.

Il derma contiene le terminazioni nervose, i vasi sanguigni, e i fibroblasti, cellule con un importante ruolo sia strutturale che funzionale. I principali componenti strutturali del derma sono l’elastina ed il famoso collagene: entrambi, sono componenti fondamentali per mantenere la struttura, e contribuiscono quindi in modo significativo all’estetica della nostra pelle. L’esposizione alle radiazioni UV danneggia la struttura del collagene alterandone la funzione e contribuendo in modo significativo all’invecchiamento cutaneo. [1][2]

L’epidermide è lo strato più esterno ed è quello che possiamo vedere, rappresenta la nostra barriera nei confronti dei patogeni, degli agenti esterni ed evita la perdita di acqua.

A sua volta, presenta sottostrati costituti da un gruppo di cellule definite cheratinociti, i quali “nascono” dagli strati inferiori e migrano verso la superficie. Mentre migrano, maturano e si differenziano assumendo le caratteristiche finali richieste per la loro funzione, in un processo definito cheratinizzazione.

Sulla superficie della pelle viene rilasciato dalle nostre ghiandole un biofilm idrolipidico che contribuisce all’efficacia della barriera, e che presenta un pH leggermente acido (5.5-5.9). Si deduce, dunque, la complessità di questo organo che è tuttavia fondamentale per il mantenimento della nostra salute. [1] [2]

Dall’analisi della letteratura, emerge che un peggioramento dello stato nutrizionale può alterare lo stato strutturale e/o funzionale della pelle.

E’ infatti documentato che la carenza di alcune vitamine (A, C, riboflavina, niacina, E), alcuni minerali (zinco, selenio) e di alcuni aminoacidi possa causare anomalie delle pelle. [1]

Come descritto in precedenza, la pelle è in grado di proteggerci dalle radiazioni solari. Queste, entrando a contatto con i costituenti delle nostre cellule (proteine, lipidi, DNA) causano la formazioni di radicali liberi, molecole molto reattive, ovvero che hanno una grande capacità di interagire con le nostre molecole danneggiandole e facendo quindi perdere la loro struttura e funzione.

I radicali liberi non sono solo prodotti in seguito all’esposizione a radiazioni, ma sono anche prodotti a valle di reazioni biochimiche che avvengono nelle nostre cellule. Presentano anche importanti funzioni di segnalatori, ma quando sono presenti in eccesso, i loro effetti positivi sono sovrastati da quelli negativi.

Il nostro organismo ha però sviluppato e integrato diversi sistemi per neutralizzare questo pericolo: ha inserito nelle cellule molecole ed enzimi con attività anti-ossidante, in grado cioè di neutralizzare i radicali liberi. [1]

L’alimentazione in questo caso inizia ad assumere una certa importanza: con la nostra dieta possiamo infatti introdurre molecole con azione anti-ossidante come le vitamine A, E e C, o i polifenoli. Queste molecole sono principalmente contenute nei vegetali, e quindi l’indicazione di consumare adeguate quantità di frutta e verdura, prediligendo dunque gli alimenti vegetali rispetto a quelli animali, assume valenza anche per preservare la pelle più giovane e soprattutto sana. Tuttavia, è difficile stimare in che  misura queste molecole introdotte con la dieta siano utili per contrastare questi effetti negativi. Sicuramente la dieta equilibrata mette il nostro organismo nella migliora condizione per organizzare le proprie difese anti-ossidanti, come gli enzimi sopracitati. [1][2]

Possiamo quindi intuire che la raccomandazione non è quella di inventarsi la “dieta del mirtillo”, ma consumare le 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, così da garantire adeguati apporti di vitamine e polifenoli.

Nel prossimo articolo entreremo più nel dettaglio, e andremo a conoscerei più importanti nutrienti che influenzano la salute della nostra pelle.

 

Fonti: 

[1] Apostolos Pappas, et al. Nutrition and skin . Rev Endocr Metab Disord. 2016

[2] Kyungho Park. Role of Micronutrients in Skin Health and Functions. Biomol Ther 2017